La storia

storia biblioteca civica

Tra i più importanti monumenti della città dei Bruzi figura senz’altro la Biblioteca Civica di Cosenza.
Il suo complesso architettonico si estende su due fabbricati di epoca differente; uno più recente costituito dal Palazzetto della Cultura, costruito negli anni trenta in piena epoca fascista, per collocarvi unitamente alla Biblioteca, l’Accademia Cosentina e il Museo Civico, e l’altra ala più antica, dove è posto il fondo dei libri antichi.
L’edificio si affaccia nella centrale Piazza XV Marzo a ridosso del Teatro Rendano, ed è affiancata da una serie  di Palazzi Antichi, che contornano lateralmente a semi cerchio la più bella piazza della città, con al centro il monumento del filosofo Bernardino Telesio, scopritore della nuova filosofia della natura.
Hanno trovato collocazione in questo fabbricato a piano terra la Sala Periodici con un deposito di giornali e riviste, mentre salendo le scale al piano superiore, si accede alla Sala Lettura della Biblioteca, di recente ristrutturata, dove si trovano altri spazi adibiti a pubblico servizio.
A questo primo corpo di proprietà comunale, si accede, seguendo un particolare percorso, al deposito librario, vero centro propulsore della Civica di Cosenza, allocato all’interno della chiesa di Santa Chiara, con annesso chiostro di metà ‘500.
Il deposito librario è stato pensato in forma di castellatura metallica a quattro piani, dove ha trovato spazio la dotazione libraria della Biblioteca Civica di Cosenza, che contiene moltissimi libri rari di pregio unitamente ad una fornitissima emeroteca di giornali e riviste, che ammontano a circa 250.000 esemplari.
Contigui al monastero delle clarisse, destinato anche ad incontri e manifestazioni culturali, trovano spazio a più ripiani, l’ufficio di direzione, i servizi bibliografici ed amministrativi, unitamente ad una Sala Conferenze, dedicata a Francesco Saverio Salfi, adibita alla presentazione di libri e all’allestimento di mostre bibliografiche.
Nel Palazzetto della Cultura oltre alla Biblioteca vi è anche collocata l’Accademia Cosentina, sorta nel 1500 per volontà di Aulo Giano Parrasio unitamente ad illustri letterati e filosofi, tra i quali spiccano Bernardino Telesio, i fratelli Martirano e Sertorio Quattromani.
In questo palazzo trovò spazio in un primo momento anche il Museo Civico, che fu spostato successivamente in un altro angolo suggestivo della città a Palazzo S. Agostino.
La Biblioteca Civica di Cosenza trae origine dalla pubblica Biblioteca Scientifico Letteraria Cosentina, istituita l’11 giugno 1871 dalla Accademia Cosentina, con il concorso finanziario del Comune  e della Provincia di Cosenza, nata e pensata con la finalità di “facilitare e promuovere l’istituzione culturale”, raccogliendo in un unico sito culturale i libri e le opere antiche degli illustri personaggi cosentini e calabresi, per promuovere e valorizzare la memoria e l’identità culturale della comunità locale.
Sopravvenute le prime difficoltà per carenza di risorse, l’istituzione culturale dovette interrompere in un primo momento l’erogazione dei servizi per la quale era stata istituita.
Nel 1898 riprese regolarmente la sua attività per opera ed interessamento di Luigi Fera, nella duplice veste di Consigliere Comunale e Segretario Perpetuo della Accademia Cosentina.
La Biblioteca Civica di Cosenza è “Ente morale dotato di personalità giuridica (Stat.Art. 3), riconosciuto con il regio decreto [1917 e riconosciuta n. 438 il 21] e ad oggi è gestita da un Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Presidente della Accademia Cosentina e composto dai rappresentanti del Comune e della Provincia di Cosenza.